
Perché ho scritto questo articolo?
Ho scritto questo articolo perché so che tante persone ancora non hanno un proprio sito personale e pensano che non serva a un granché.
Oppure, anche se lo vorrebbero, pensano che crearne uno sia difficile, costoso o richieda molto tempo.
In realtà, non è così.
Avere il proprio sito è molto utile. Un sito web si crea facilmente e senza bisogno di spendere molti soldi.
Quindi, vediamo di rispondere alle domande e ai dubbi più frequenti su questo argomento.
- Bastano solo i social per essere trovati e per avere successo?
- A cosa serve un sito e un blog? Cosa ci guadagno? Cosa mi perdo se non ce l’ho?
- Quanto costa creare e mantenere un sito? Quanto tempo ci vuole? È difficile?
- Meglio farlo anonimo o col proprio nome?
- Come si fa a creare un sito e un blog?
- Cos’altro mi consigli oltre al sito?
Bastano solo i social per essere trovati e per avere successo?
Immagina di dover vendere dei prodotti nella tua città e di avere a disposizione due opzioni: un negozio tuo oppure uno stand in affitto nella piazza principale.
La differenza tra sito personale e profili sui social network è un po’ come la differenza tra l’avere il proprio negozio e il vendere i propri prodotti in uno stallo che ti viene concesso nella piazza (o mercato) della tua città.
Il tuo negozio lo gestisci come vuoi e può contenere molti più prodotti ma il rischio è che venga visitato da meno gente.
Avere uno spazio in un grande mercato (piazza/fiera) ti dà più visibilità, ma ci sono anche dei “contro”.
- Hai meno spazio a disposizione.
- Sei circondato da altri “venditori” che ti fanno concorrenza.
- Le persone che passano davanti al tuo stand sono distratte dalla presenza di altri stand accanto al tuo.
- Non sei tu il padrone di quello spazio, che ti può essere levato da un momento all’altro (oppure la fiera/mercato può chiudere).
Questo significa che anche se i social sono molto utili per darti visibilità, avere anche un tuo sito ti dà molto più controllo, sicurezza e libertà.
- Controllo sul come personalizzare il sito e renderlo unico.
- Sicurezza del fatto che sei tu il proprietario del sito e nessuno te lo può levare o chiudere.
- Libertà di pubblicare quello che vuoi.
A cosa mi serve un sito e un blog? Cosa ci guadagno? Cosa mi perdo se non ce l’ho?
Immagina che qualcuno cerchi il tuo nome su Google.
Cosa appare nei risultati?
Preferisci che escano alcune delle cose che hai pubblicato sui tuoi canali social o pensi che sarebbe meglio avere un tuo sito personale dove ti presenti al meglio e dove nel tempo hai pubblicato articoli interessanti su di te e sui tuoi interessi?
Non è meglio avere il pieno controllo di come appari online?
Non è meglio preparare una “presentazione” di te stessa, dove metti in risalto le cose a cui tieni di più e che ti rendono più interessante?
Il sito ti permette di organizzare e raggruppare in modo ordinato i tuoi contenuti ed eventuali prodotti.
Sui social invece i tuoi contenuti non sono organizzati per categorie. Sui social non hai il pieno controllo su come mostrare i tuoi contenuti; devi adeguarti alle regole della piattaforma social.
Il sito è come la tua “casa online”, la tua “vetrina online”, il tuo negozio virtuale. 🏠
Lo costruisci e lo personalizzi come meglio credi. Lo crei in modo che rispecchi la tua personalità e il tuo stile.
È il tuo “brand“, l’immagine di te online.
Il blog
Il sito poi, quasi sempre viene utilizzato anche per avere un blog.
Un blog è semplicemente una raccolta di articoli, mostrati in ordine cronologico.
Gli articoli possono riguardare qualsiasi cosa. Non pensare che il blog sia solo un “diario personale”.
Il blog ti permette di esprimere il tuo pensiero, condividere la tua esperienza, mostrare i tuoi prodotti e farti trovare su Google.
Quando pubblichi un articolo sul tuo blog, infatti, le persone possono trovarlo quando fanno una ricerca su Google.
Più articoli pubblichi sul tuo blog, più è probabile che nuove persone scoprano il tuo sito attraverso una ricerca su Google.
Più persone scoprono il tuo sito, più probabilità di successo avrai.
Di quale successo parlo?
Ci sono più forme di successo, ma volendo sintetizzare, possiamo dire:
- farti conoscere dalle persone 👋
- crearti delle opportunità (lavoro, contatti) 🤝
- guadagnare denaro 🤑
Come si guadagna con un sito?
Ci sono tanti modi.
- Con la pubblicità (per esempio Google AdSense) che viene mostrata in automatico ai lettori.
- Con le commissioni di vendita che ti vengono riconosciute se ti iscrivi ai programmi di affiliazione dei prodotti che consigli.
- Con la vendita dei tuoi prodotti digitali (es. Libri e corsi) o fisici (ecommerce).
- Con l’offerta di servizi a pagamento (per esempio consulenze o lavori da “freelance”).
Il sito, se fatto bene, ti aiuta in tutto questo.
Inoltre, offre il vantaggio di “lavorare per te”, anche mentre tu dormi, e di raggiungere persone in tutto il mondo.
I contenuti che pubblichi, infatti, sono sempre disponibili a tutti, in tutto il mondo, a qualsiasi ora. Cosa che invece non ti è possibile fare di persona, senza internet.
Se non hai un sito (e un blog) perdi tutte queste opportunità.
Quanto costa creare e mantenere un sito? Quanto tempo ci vuole? È difficile?
Quanto costa farsi un sito?
Creare un sito web costa poco. Puoi cominciare anche con 15 euro.
Basta infatti acquistare un dominio (circa 10 euro all’anno) e un servizio di hosting (i più economici costano circa 5 euro al mese).
Lascia perdere tutte le opzioni per creare un sito “gratis”.
Se vuoi fare le cose seriamente e avere il pieno possesso e controllo del tuo sito devi acquistare necessariamente un domino e un servizio di hosting.
Più avanti in questo post trovi tutte le cose da fare per creare un sito.
Quanto tempo ci vuole per creare un sito?
Il tempo necessario per avere un sito funzionante è circa un’ora, se si è esperti, e circa 2 ore se lo si fa per la prima volta.
Poi, per “abbellire” il sito avrai bisogno di molte altre ore, ma ciò non è necessario all’inizio.
Creare un sito non è difficile e non richiede alcuna conoscenza tecnica.
Basta che tu segua i passi che spiego sotto.
Meglio avere un sito anonimo o col proprio nome?
Se stai decidendo che tipo di sito creare, queste sono le tue opzioni:
- sito personale
- sito “di nicchia”
Il sito personale
Il sito personale è quello nel quale utilizzi come dominio il tuo nome e cognome e dove non nascondi la tua identità.
Quando qualcuno ti cerca online, è quello che compare nei risultati di Google.
Quindi controlli tu cosa pubblicare e che “immagine” dare di te.
I vantaggi del sito personale sono che creando contenuti interessanti, i lettori associano il tuo nome a quello di un “esperto” su quei contenuti.
Per esempio, se vuoi trovare lavoro nel settore del marketing e sul tuo sito scrivi tanti articoli sul marketing, chi cerca il tuo nome e trova il tuo sito capirà che sei un esperto di marketing (o comunque qualcuno con una “passione” per il marketing) e quindi se dovesse scegliere una persona per aiutarlo nel marketing potrebbe scegliere te invece di qualcuno che si definisce esperto ma che non ha esempi o prove per dimostrarlo.
Quindi, col tuo sito ti puoi creare una tua “reputazione” o immagine online, che sei tu a gestire, controllare e migliorare nel tempo.
Sei dedichi tempo a costruire un sito con tanti contenuti utili e interessanti, poi, quel sito ti darà risultati e nel tempo.
Se metti per iscritto la tua esperienza e la pubblichi online, stai facendo un investimento che ti può dare risultati nel tempo (un po’ come risparmiare denaro e ricevere interessi nel tempo; quanto più tempo passa, tanti più interessi riceverai).
Il sito di nicchia
Adesso vediamo cosa s’intende per sito “di nicchia”.
Per nicchia di mercato s’intende un sottoinsieme dell’intero mercato.
- Per esempio, il calcio è un sottoinsieme del “mercato” dello sport.
- La moda femminile è una nicchia all’interno del mercato della moda.
- Le scarpe da donna sono una nicchia all’interno della nicchia della moda femminile, che a sua volta è una nicchia del mercato della moda.
Spero tu abbia capito il concetto.
Quindi, se vuoi, il tuo sito può parlare di un argomento specifico e non serve che sia a tuo nome.
Il sito di nicchia è l’equivalente di una rivista che trovi dal giornalaio. Una rivista specializzata. Per esempio, una rivista di golf, o di auto, o di moda.
Per questo esistono siti di solo golf, o di sole auto o di moda (il “fashion blog“).
Cosa ci guadagni a fare questo tipo di siti “anonimi”?
Ci guadagni che preservi la tua privacy e un giorno, se lo volessi, potresti anche vendere il tuo sito e guadagnarci.
Tante persone infatti acquistano siti già avviati, per risparmiare tempo e avere un sito già collaudato e “funzionante” (cioè che genera denaro).
Un altro vantaggio del sito di nicchia, a differenza del sito personale, è che ispira fiducia e autorevolezza.
Cioè, se il tuo sito parla di un solo argomento, non è affatto necessario che tu dica chi sei e che il sito riporti il tuo nome, visto che chi lo legge sarà interessato soprattutto alle informazioni specifiche sull’argomento trattato e non a chi tu sia.
Bene, hai capito quali sono i vantaggi dell’avere un sito e ti sei resa conto che creare un sito è semplice ed economico. Vediamo allora come si fa!
Come creare un sito web
Se non hai mai creato un sito, qui sotto ti do proprio le informazioni essenziali, il minimo per avere un sito funzionante.
In questo modo non avrai scuse. Puoi letteralmente avere il tuo sito online nel giro di poche ore e finalmente poter dire “evvai! Anch’io ho un sito!” 😎
Ok, quello che devi fare è questo:
- Acquistare un dominio ✅
- Acquistare un abbonamento per il web hosting ✅
- Installare WordPress ✅
- Installare un tema per WordPress ✅
- Installare dei plugin ✅
- Personalizzare il sito ✅
- Scrivere il tuo primo articolo 📝
- Festeggiare! 🎉
Dominio
Il dominio è l’indirizzo del tuo sito, l’url. Il dominio del mio sito è “filippoboninsegna.it”.
Che dominio acquistare?
Io ti consiglio di cominciare con il tuo dominio personale, ovvero il tuo nome e cognome. O, per lo meno, acquista quel dominio (se non l’hai già fatto), prima che qualcun altro (magari un tuo omonimo) lo faccia.
Se invece vuoi creare un sito di nicchia, acquista un dominio che contenga una parola che richiama quella nicchia (scarpe, golf, ricette, marketing, ecc.).
Poi, se sei in Italia e fai un sito in italiano, ti consiglio il “dominio di primo livello” (TLD, o top level domain) “.it“, perché è quello dei siti italiani.
Altrimenti, scegli il “.com“, che è in assoluto il più comune al mondo, e il più richiesto.
Anzi, per cautelarti, è sempre meglio acquistare sia il .com che il .it (ed eventualmente anche le altre estensioni più comuni “.net, .org” ecc.).
Dove si acquista il dominio?
Il dominio si acquista presso un registro.
Per i domini “.it” puoi usare register.it.
Per gli altri domini io uso namecheap.
Web Hosting
Adesso che hai il dominio, ti serve l’hosting.
L’hosting è il servizio che ti mette a disposizione il server sul quale verranno installati tutti i file del tuo sito.
Il server è come un computer, e come un computer può avere più o meno potenza e più o meno spazio d’archiviazione.
Maggiore la potenza e lo spazio d’archiviazione, maggiore sarà il costo dell’abbonamento.
Ovviamente, quando il sito è nuovo e ha poco traffico (pochi visitatori), non serve un server “potente“. Quando invece il sito è famoso e molto trafficato, allora il server deve essere più potente, se non si vogliono avere problemi di accessibilità e velocità di caricamento del sito.
Esistono tantissimi servizi di web hosting.
Io ti consiglio quelli dei quali ho un’esperienza personale, che quindi ho usato e testato per anni.
Bluehost e Siteground vanno bene per iniziare e i piani più economici costano circa 3 euro al mese.
Cloudways è quello che uso per questo sito. È leggermente più complesso da gestire, quindi è più indicato per quelli a cui piace “smanettare”, ma è più flessibile delle soluzioni precedenti. Costa a partire da 12 euro al mese.
Una volta che hai acquistato il servizio di hosting devi collegare il tuo nuovo dominio all’indirizzo del server.
È molto più facile di quanto pensi. Basta seguire le istruzioni che ogni hosting ti fornisce a riguardo.
Per esempio, queste sono le istruzioni per Bluehost. Se non sai bene l’inglese, non ti preoccupare (beh, intanto cerca di impararlo…) perché è tutto molto semplice (e, se proprio, usa Google Traduttore!).
Queste invece sono le istruzioni di come fare la stessa cosa usando Sitegorund, e sono in italiano! Yay!
E, per finire, qui c’è tutta la procedura su come pubblicare un sito con Cloudways.
Installare WordPress
Dopo aver collegato il tuo dominio all’hosting, per poter creare un sito hai bisogno di un CMS (Content Management System), cioè di un software che ti permette di pubblicare i tuoi contenuti.
Il CMS più utilizzato al mondo, e che uso anch’io con questo sito, è WordPress.
Te lo consiglio, perché è facile da usare ed essendo il più utilizzato trovi una risposta online a qualsiasi tuo dubbio o domanda riguardo il suo utilizzo.
Inoltre, è gratis.
Come fare?
Appena hai creato il tuo account sull’hosting che hai scelto, cerca nelle istruzioni come “installare WordPress“.
Anche questo passaggio è facilissimo. Si tratta di schiacciare qualche bottone e immettere poche informazioni iniziali.
A titolo d’esempio, qui c’è scritto come fare su Siteground.
Installare un tema per WordPress
Adesso che hai installato WordPress, se vuoi che il tuo sito sia “bello da vedere”, cioè abbia un design moderno e personalizzato secondo i tuoi gusti, puoi installare un “tema per WordPress”, già pronto e impostato.
Il tema è come il “vestito” che metti al tuo sito.
È stato creato da un web designer e tu non devi fare altro che scaricarlo, installarlo e modificarlo per adattarlo alle tue esigenze.
Esistono una miriade di temi, sia gratuiti che a pagamento.
Io uso temi a pagamento, ma per iniziare puoi usarne anche uno gratuito.
Quelli a pagamento offrono un migliore supporto, migliori funzionalità e vengono aggiornati più frequentemente dai propri sviluppatori.
- I temi gratuiti li puoi trovare qui: temi wordpress.
- I temi a pagamento li puoi trovare in molti posti, per esempio su Themeforest.
- Oppure, altre opzioni che ti consiglio, sempre a pagamento sono: Studiopress, Kadence, Generatepress.
Infine, esistono i cosiddetti website builders, di cui ti parlerò in un articolo a parte.
Plugins
Adesso non ti resta che installare alcuni plugins e poi sei pronto per cominciare!
Plugins? E cosa sono?
Per non usare linguaggio tecnico, i plugins sono delle cose che puoi installare sul tuo sito per aumentarne le funzionalità, un po’ come le extensions per il browser Chrome.
Per esempio, esistono dei plugin per ottimizzare il sito dal punto di vista SEO (Search Engine Optimization), cioè per far sì che Google lo giudichi un “buon sito” e quindi lo mostri nella pagina dei risultati.
Poi, ci sono plugin che ti permettono di mostrare delle form sul tuo sito, ovvero dare la possibilità ai lettori di scriverti un messaggio per chiederti delle informazioni.
Ci sono plugin per qualsiasi cosa tu possa immaginare:
- raccogliere indirizzi email dei lettori
- rendere il sito più veloce da caricare
- comprimere le immagini che pubblichi
- chiedere il consenso per la privacy
- eccetera eccetera…
Le uniche cose da tenere a mente sono che:
- è meglio non installare troppi plugins (per non rallentare il sito);
- è meglio installare plugins conosciuti (più affidabili);
- è consigliabile mantenere i plugins sempre aggiornati (per motivi di sicurezza).
Quali plugins sono dunque “strettamente necessari“?
- caching (gratuiti o WP Rocket) per rendere il sito più veloce;
- seo (Yoast, oppure All In One Seo);
- compressione immagini (consiglio Shortpixel);
- sicurezza (Wordfence o altri) per difendersi dagli hacker;
- dati analitici (Google Site Kit) per misurare gli accessi al tuo sito;
Personalizzazioni
Adesso non ti rimane che impostare e personalizzare il layout del tuo sito.
Intanto devi cambiare l’impostazione dei “permalinks” di WordPress. I permalinks altro non sono che l’indirizzo (url) delle pagine o articoli che pubblichi sul tuo sito.
Vai nel menu a sinistra di WordPress e clicca su Settings (impostazioni), quindi scegli “post name“. In questo modo l’indirizzo dei tuoi articoli riporterà il nome che tu assegni a ciascun articolo.

Una volta fatto questo, puoi creare delle “categorie” per il tuo sito.
Le categorie sono gli “argomenti” principali di cui tratti nei tuoi articoli. Quindi, assegnando ogni articolo ad una categoria specifica, renderai più semplice ai tuoi lettori trovare quello che cercano.
Per creare delle categorie, clicca su “posts“, sempre nel menu a sinistra, e poi su “categories“. Crea le tue categorie e salva.

Infine, se vuoi, e seconda del tipo di sito che stai creando, potresti creare un logo.
Ci sono vari servizi online per creare un logo (per esempio questo), oppure pui usare Canva, oppure ci sono siti dove puoi pagare un designer perché to le crei lui (per esempio questo).
Scrivi il tuo primo articolo
Bene, adesso non ti resta che scrivere il tuo primo articolo (post).
Anche questa è un’operazione semplicissima, qui trovi una piccola guida.

Cos’altro serve oltre al sito?
Una volta che ti sei creato il tuo sito, l’altra cosa importantissima da fare è raccogliere gli indirizzi email dei tuoi lettori. 💌
Perché?
Perché è il modo più pratico per mantenere un contatto diretto con i tuoi lettori e perché permetti loro di ricevere tutti gli aggiornamenti del tuo sito direttamente e comodamente via email (newsletter), senza rischiare di perdersi niente e senza dover controllare il sito per vedere se hai pubblicato qualcosa di nuovo.
Come si fa a raccogliere gli indirizzi email dei tuoi lettori?
Ti devi creare un account su un programma di email marketing (tipo Mailchimp o Convertkit) e poi mettere sul tuo sito un modulo d’iscrizione alla tua lista o newsletter.
In questo modo, chi è interessato, metterà il proprio indirizzo e ti darà il consenso a ricevere le tue email.
Anch’io ho un modulo del genere su questo sito, come forse ti sarai accorta. Se non l’hai ancora fatto, iscriviti qui sotto all’articolo, così riceverai i miei aggiornamenti via email. ❤
Mandare email, anche se non sembra, è un modo comodissimo ed efficace per raggiungere i propri lettori. Via email infatti, puoi mandare gli stessi contenuti che pubblichi sul tuo sito e raggiungere quasi tutti gli stessi risultati (cioè informare e guadagnare).
L’unica grande differenza tra il sito e l’email è che il sito ti permette di essere trovato da persone nuove (che fanno una ricerca su Google o che arrivano al tuo sito attraverso un link presente su un altro sito) e di raccogliere tutti i contenuti nello stesso posto.
Ma l’email è altrettanto utile perché ti consente, una volta che un nuovo lettore ha trovato il tuo sito, di “fidelizzare” tale lettore, ottenendo il suo contatto e assicurandoti di avere un modo per raggiungerlo in futuro.
Un po’ come quando incontri una persona nuova e ti scambi il numero di telefono nel caso volessi contattarla in futuro. 📞
Aggiungo un’altra considerazione riguardo l’importanza di raccogliere gli indirizzi email.
Anche se sui social hai “un sacco” di followers, ricordati che in realtà NON hai il loro contatto.
Quei followers potrebbero scomparire da un momento all’altro, magari perchè non usano più quel social, oppure perchè tu o loro venite “bannati”, oppure perchè quel social “passa di moda” e nessuno più lo usa.
Se hai il loro indirizzo email non rischi di perdere il loro contatto.
Il punto è quindi che, anche se hai successo sui social, ti conviene comunque cercare di ottenere anche l’indirizzo email dei tuoi follower.
L’email, infatti, è uno strumento che non cambia quasi mai. Le persone di solito tengono lo stesso indirizzo per anni (o per sempre) e le email funzionano sempre, non sono soggette ai cambi delle mode o ai cambi degli algoritmi come i social (dove oggi i tuoi post li vedono in tanti, ma domani magari no).
Quindi, anche sui tuoi profili social, invita le persone ad iscriversi alla tua newsletter! ➡📩⬅
Conclusioni
Bene, spero che questa guida ti sia servita per chiarirti le idee e capire perché avere il tuo sito web è utile e redditizio.
Se hai altre domande, dai un’occhiata agli altri articoli di questo sito, dove ti spiego tutto quello che devi sapere su come creare contenuti e poi monetizzarli.
Alla prossima! 😊